Frà Claudio Granzotto
Frà Claudio Granzotto
Scultore, Beato
[S. Lucia di Piave, 1900 – Padova , 1947]
BIOGRAFIA
Nacque il 23 agosto 1900 a S. Lucia di Piave (Treviso). Ultimo di nove fratelli, la sua era una famiglia di costruttori e impresari edili.
Ebbe sempre un profondo rispetto per i libri; però amava vivamente anche il pennello, lo scalpello, il colore, la creta, il marmo. Nei tre anni delle Elementari non si distinse eccessivamente, tuttavia rivelò la sua straordinaria tendenza per l’arte.
Verso il 1910 due avvenimenti lasciarono un’orma nella sua fanciullezza: la morte del babbo Antonio e, in ottobre, la prima Comunione. Intanto, pallido e lungo, egli continuava a crescere. Obbediva e lavorava, apprendendo diverse professioni, finché approdò al fianco del fratello Giovanni impresario edile, che nel frattempo aveva preso il ruolo di capofamiglia.
Nell’ottobre 1917, con il bando Cadorna, si trovò militarizzato. La brama incontenibile di dedicarsi all’arte gli trasfuse coraggio e volontà per superare non poche difficoltà. Nel 1921 si iscrisse al liceo artistico e in seguito all’Accademia Belle Arti di Venezia, nel corso speciale di scultura. Per sette anni si impose rinunce e sacrifici, misurando cibo e denaro. Faticò nei corsi comuni d’arte, invece nei quattro speciali di scultura divenne un dominatore. La creta pareva parlare nelle sue mani. Nel 1929 il giovane artista coronò gli studi con il Diploma a pieni voti.
Nel 1936, all’isola di S. Francesco del Deserto (Venezia), iniziò il Noviziato con il nome di Fra Claudio, declinando per umiltà l’invito dei Superiori di accedere al Sacerdozio. I superiori gli ordinarono di scolpire ancora. Nacque un’arte che fu soltanto e sempre trasparenza della sua fede; anzi fu gradino della scala che lo condusse in alto.
A Chiampo, Fra Claudio costruì la magnifica Grotta di Lourdes di proporzioni identiche a quella dei Pirenei e vi pose la Statua dell’Immacolata che scolpì dopo una visione mistica. Aveva previsto un crescente flusso di pellegrini: “qui verrà molta gente a pregare”.
Stava preparando il volto di Gesù coronato di spine, quando la sua mano si fermò per un tumore al cervello. Fra Claudio durò fino al 15 agosto 1947 quando, a quarantasette anni di età, nella clinica neurologica di Padova, chiuse il suo ciclo di sacrifici per passare nel regno della luce.
Il 20 novembre 1994 Giovanni Paolo II lo elevò agli onori degli altari con il titolo di Beato e lo indicò al mondo quale scultore della luce e dell’anima.
DA http://www.comune.chiampo.vi.it/content/view/295/178/